Creare contenuti “di qualità” richiede tempo e fatica. E se la fatica la si può gestire – un caffè e un riposino in più -, il tempo invece fugge via, come recita la Canzona di Bacco di Lorenzo de’ Medici.
Dopo tanta fatica a studiare una strategia di content marketing, dopo aver stilato piano e calendari editoriali, dobbiamo sfruttare al meglio il tempo per produrre contenuti validi: altrimenti è come arrivare davanti alla porta dopo una grande azione e sparare il pallone in curva. I tifosi si arrabbiano e non si vince la partita.
Il digital marketer Mo Harake, in un articolo per il Content Marketing Institute, racconta di aver sprecato un sacco di tempo in passato a creare, pubblicare e diffondere i contenuti, ma di aver trovato finalmente alcuni stratagemmi per ottimizz migliorare il processo.
Dei 10 suggerimenti ne ho scelti 9: vediamoli insieme, dài.
Consiglio #1: Snellisci la fase di ricerca
La ricerca di fonti e risorse può portar via tanto, troppo tempo.
Mo Harake consiglia di:
→ partire dagli analytics per scovare quali argomenti funzionano meglio
→ dare un’occhiata ai competitor e scoprire i contenuti che coinvolgono di più i fan
L’autore consiglia inoltre BuzzSumo per confrontare i contenuti con le performance migliori con le parole chiave legate al target.
A questi aggiungo il suggerimento di attivare strumenti come Feedly e Pocket per avere sott’occhio le risorse senza vagare per il web soli come una nuvola.
Consiglio #2: Stila un elenco di idee
In sostanza, parliamo del caro, vecchio piano editoriale.
Raccogliere le idee in un calendario è indispensabile per non scapicollarsi alla ricerca di temi o risorse in prossimità della consegna.
Consiglio #3: Riduci la quantità delle pubblicazioni
(In questo tema sono imbattibile)
Se è vero che i blog (aziendali e non) che pubblicano con regolarità hanno molte più possibilità di generare lead, è altrettanto vero che produrre in quantità industriale contenuti come fossero biscotti non è la scelta migliore.
→ Harake usa la formula 10x: favorisce i contenuti lunghi e approfonditi (“con 10 volte più valore per il lettore”) a discapito della quantità.
Ci vuole un po’ più di tempo, ma non è tempo sprecato, perché sono contenuti esaurienti che danno più autorevolezza a chi lo produce.
Consiglio #4: Programma il tempo di scrivere
Dopo aver deciso di cosa parlare, dopo aver completato la fase di ricerca, chiuditi al mondo e scrivi. Riservati tutto il tempo che ti serve, rifuggi le distrazioni, lascia perdere Facebook, WhatsApp, Instagram, Youtube e le notizie sull’Inter (ehm…).
L’ideale è sfruttare stratagemmi come la tecnica del pomodoro: in questo modo lavorerai senza distrazioni per un tot di minuti e ti potrai concedere anche qualche pausa.
Consiglio #5: Fissa degli obiettivi
Oltre a stabilire quali ore dedicare alla scrittura, bisogna anche fissare degli obiettivi da raggiungere: per esempio, scrivere un tot di parole in tot minuti, oppure completare l’articolo lasciato in sospeso, scrivere la newsletter settimanale, etc.
Consiglio #6: Elimina (senza pietà) le distrazioni
Strettamente legato al consiglio #4, l’autore consiglia di “scrivere in una bolla”.
Come ho già detto, scrivere senza distrazioni significa scrivere di più e meglio: i contenuti e i lettori ringrazieranno. Lascia perdere per qualche minuto la tua dolce metà*, lascia perdere la classifica di Serie A, lascia perdere la seconda stagione della tua serie preferita. Silenzia anche le notifiche dello smartphone.
E già che ci sei, scegli la colonna sonora ideale: metti su l’ultimo disco della tua band preferita oppure affidati a Noisly.
*Anche per qualche ora
Consiglio #7: Lavora… a passo di gambero
Ok, questo è un consiglio un po’ bizzarro, ma chissà che non sia efficace. Mo Harake ha scoperto di essere molto più produttivo procedendo al contrario:
→ prima crea un post per uno o più social con l’idea principale del pezzo
→ poi suddivide l’argomento in sottoargomenti
→ … cerca le fonti e i dati a supporto dell’idea
→ raccoglie citazioni e dichiarazioni degli influencer sul tema
→ e infine costruisce la struttura del contenuto sui mattoni che ha raccolto
Non male, vero?
Consiglio #8: Crea un processo di promozione e distribuzione ripetibile
“Dopo aver finito un post, rimbalzavo da un sito all’altro per decidere dove pubblicarlo e promuoverlo. Non finite in questo loop”.
In altre parole, creare un modello di promozione ripetibile (ed efficace, ovvio) aiuta a risparmiare un bel po’ di tempo.
L’autore consiglia di decidere in anticipo – a seconda degli obiettivi da raggiungere – dove distribuire i contenuti, come promuoverli, se e quali influencer menzionare (soprattutto se, aggiungo io), quanto tempo dedicare alla promozione e, infine, dove e come riproporre il contenuto in futuro.
Consiglio #9: Punta il meglio e rendilo migliore
Sembra un gioco di parole alla Bergonzoni (va be’, quasi), ma in realtà si tratta di prendere i contenuti top sull’argomento scelto e migliorarli, se possibile. Il content marketing è un ambiente competitivo: ora, senza fare a cazzotti con i colleghi (che sono colleghi, non rivali in amore), è importante provare a distinguersi.
Lo puoi fare in tanti modi: approfondendo i concetti, guardando l’argomento da un punto di vista inedito, cercando paralleli con altre discipline.
Infine…
Questi sono i 9 stratagemmi (+1, quello di farsi aiutare da un editor professionista) suggeriti da Mo Harake per risparmiare tempo senza ridurre la qualità dei contenuti.
Ora attendo le vostre opinioni o, perché no, i vostri suggerimenti: vi aspetto!