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Guadagnare su Instagram con l’Affiliate Marketing: buone regole e casi studio

La forza del contenuto visuale – molto più facile da comprendere rispetto a un testo – rende Instagram un canale sicuramente adatto alla promozione di prodotti, scatenando facilmente fenomeni virali e trend: questa caratteristica si unisce anche al maggiore coinvolgimento che il canale stesso solitamente permette, per via del minor numero di utenti (e quindi di affollamento di contenuti) rispetto a Facebook, tanto per citare l’esempio più eclatante.

Queste 2 caratteristiche si innescano a vicenda e creano un terreno fertile per una branca del marketing online spesso sottovalutata o guardata addirittura con diffidenza: l’Affiliate Marketing.

 

Il Marketing di Affiliazione è una modalità di promozione “a performance”: l’inserzionista paga l’affiliato (blogger, influencer o utente social che sia) per i risultati generati, ossia vendite o contatti procurati. In pratica: si paga la vendita generata, non si paga lo spazio banner o la mera visibilità.

Si evince che si tratta di una forma promozionale maggiormente sbilanciata a favore dell’azienda, che però è ben disposta a cedere una fetta del guadagno all’affiliato, in un’ottica in cui tutti guadagnano.

Sono 2 i soggetti di un accordo commerciale di affiliazione: il primo è il merchant o inserzionista (o advertiser) che crea un programma di affiliazione per ingaggiare gli affiliati (o publisher) per promuovere prodotti o servizi online. Il secondo soggetto è appunto il publisher o affiliato che decide di partecipare al programma iscrivendo il proprio sito web, portale o presidio web per veicolare i prodotti o i servizi del brand promotore dell’affiliazione.

Facendo 2+2, quindi, Instagram è un canale perfetto anche per l’affiliate marketing, trattandosi a tutti gli effetti di promozione di un prodotto visibile e tangibile.

Come guadagnare con Instagram tramite l’Affiliate Marketing? Il caso Daniel Wellington

Daniel Wellington è un marchio piuttosto noto di orologi da polso. A differenza di molti concorrenti, ha adottato una strategia di comunicazione molto aggressiva sui Social, in particolare su Instagram:

  • grossi budget e molta cura dell’account hanno totalizzato, ad inizio 2018, circa 4 milioni di follower sul canale ufficiale;
  • ricorre ampiamente “al punto di vista dei follower”, spingendo forte sull’hashtag #DWPickoftheDay, che raccoglie il post del giorno tra quelli pubblicati quotidianamente dagli utenti sul brand;
  • soprattutto, ha dato ai fan di Instagram un forte motivo per dare visibilità al brand Daniel Wellington: ossia un programma affiliato con cui ogni aderente ottiene un proprio coupon sconto da veicolare.

Quest’ultimo punto offre un duplice vantaggio:

  1. L’affiliato ha a disposizione questo coupon sconto e lo diffonde: qualunque transazione in cui il coupon specifico sia stato attivato viene tracciata, permettendo il conteggio delle commissioni.
  2. L’utente finale che si imbatte nei post promozionali degli affiliati non è certo seccato da questa forma pubblicitaria, dato che può trovare in ciascuna uno sconto significativo (dal 5 al 20%) per i propri acquisti.

Vantaggi per tutti: l’azienda Daniel Wellington ottiene una massa di pubblicazioni sui propri prodotti, con conseguente notorietà e tracciamento certo del ROI dell’iniziativa; gli affiliati hanno un motivo evidente per promuovere gratuitamente Daniel Wellington (in cambio di commissioni); i clienti finali possono godere di sconti da spendere nell’e-commerce online del brand.

Le affiliazioni su Instagram lato utente

Daniel Wellington è un caso esemplare, per nulla difficile da “imitare” (in particolar modo nel settore fashion).

Parte del successo di questo caso deriva anche dalla semplicità dell’operazione lato utente finale, poiché la logica promozionale e compensatoria è di immediata comprensione.

Le modalità di promozione di affiliazioni su Instagram sono tendenzialmente due:

  1. condividere un coupon sconto per i follower: tale coupon non solo fornirà uno sconto sull’acquisto ma permetterà di tracciare le vendite tramite quel coupon, contando contemporaneamente le commissioni dovute per l’affiliato
  2. scrivere il link affiliato nella didascalia del post: purtroppo non si può rendere attivo tale link, pertanto bisogna escogitare un modo per renderlo facilmente veicolabile. Servizi di accorciamento delle url come bit.ly permettono di “riscrivere” url complicate in maniera facilmente ricordabile.

Trovare programmi affiliate, poi, è ancora più facile. O si cerca l’esistenza di programmi in settori e per brand specifici, oppure ci si iscrive gratuitamente a portali di affiliate marketing in cui poter aderire a svariati programmi. Tra questi segnalo: Shareasale, Tradedoubler, Awin e molti altri (una semplice ricerca online ti restituirà decine e decine di portali in cui trovare programmi affiliate divisi per categorie merceologiche).

A cosa prestare attenzione quando si fa Affiliate Marketing su Instagram

Aderire ai programmi e pubblicare i tuoi post, comunque, non è garanzia di successo. Vigono sempre delle buone pratiche da seguire. Vediamole.

Coerenza

È sufficiente un esempio: se hai un canale Instagram focalizzato sul settore fashion, non promuovere prodotti e servizi del settore bike solo perché hanno un programma affiliati particolarmente vantaggioso.

Trasparenza

Soprattutto viste le nuove regole (legali e di netiquette), non dimenticare l’hashtag #sponsored o #ad, pur trattandosi di una forma di promozione non così diretta come un post sponsorizzato.

Qualità

“Le regole per avere successo su Instagram” valgono sempre e comunque: conta la qualità delle foto, come le distribuisci, quali strategie adotti per far crescere il tuo canale, il tuo punto di vista o la tua esperienza sull’uso di tale prodotto. Insomma, non basta fotografare il prodotto e veicolare un coupon sconto…

Strategia

Dopo qualche test con i primi programmi affiliate, è possibile incrociare qualche dato: ad esempio, individuando il numero di click medio che riesci a generare o il valore della conversione media che riesci a portarti a casa parametrata con il traffico che riesci a generare dal tuo account Instagram. Lo scopo è quello di identificare “il tuo guadagno medio per ogni click” o “per impression”.

Cosa te ne fai? Ti permette di capire quanto margine hai per sponsorizzare i tuoi post con riferimenti a programmi Affiliate: ciò riduce senz’altro il tuo margine ma potrebbe portare un effetto moltiplicatore sul numero di vendite che riesci a generare come affiliato e, conseguentemente, sulla somma totale di commissioni.

Usa gli hashtag collegati alla nicchia di prodotto che stai promuovendo

Cerca anche quali hashtag o ricerche farebbe un utente che sta cercando uno sconto su quel prodotto.

A te la parola

Conosci altre dritte o casi di studio interessanti di guadagno con l’affiliate marketing tramite Instagram?

 

Scopri di più in tema di Affiliate Marketing su bee-social.it.