Si è appena conclusa l’edizione 2017 di Startuppato, la serata di networking torinese dedicata agli innovatori, tenutasi il 23 novembre scorso.
L’evento, che ritorna al coworking Toolbox, è organizzato da Treatabit, sotto l’ala protettrice di I3P (Incubatore del Politecnico di Torino).
Nelle ultime edizioni, Startuppato si è arricchito di un’area espositiva nella quale i visitatori hanno potuto provare in anteprima prodotti e servizi innovativi. Ma dietro questo evento c’è molto di più: c’è networking, intrattenimento e innovazione. Somiglia a un suk nel quale si può guardare, scoprire novità e incontrare persone che hanno idee importanti.
Lo staff di APclick era presente e ne ha approfittato per intervistare Ilaria Di Lecce e Antonio Montemurro, creatori di Round About, una nuovissima piattaforma di Local Influencer Marketing.
Conosciamo insieme i due ragazzi e, soprattutto, le caratteristiche di questo innovativo progetto!
➤ Antonio, ci racconti che cos’è Round About?
RoundAbout è un‘App che trova il match tra attività commerciali e micro-influencer locali per la creazione di branded contents.
➤ Che, tradotto per i meno avvezzi, vorrebbe dire…?
Forniamo alle piccole e medie aziende gli strumenti per promuoversi attraverso i micro-influencer di Instagram presenti nella loro stessa città.
➤ Ilaria, come è venuta l’idea a te e Antonio? Vi siete chiesti se c’era un modo altro per far incontrare domanda e offerta sui canali web, mobile e social?
L’idea è nata dall’individuazione di un problema e di una possibilità: da una parte c’è la difficoltà delle piccole e medie imprese di trovare uno strumento efficace e facile per promuoversi. Dall’altra parte c’è un trend in crescita esponenziale che ancora non risulta accessibile ad un target di clientela più piccolo rispetto ai grandi brand internazionali. Quindi abbiamo connesso questi due elementi a livello locale e abbiamo pensato ad un processo che, sebbene gestito tramite app, è fatto di persone che possono realmente interagire, conoscersi e collaborare.
➤ Ma allora siete avanti, si può dire che siete un’agenzia di marketing Human to Human?
Beh sì, anche perché la scelta dei micro-influencer non è dovuta ad una questione logistica, ma al network di persone raggiungibili. Parliamo di un pubblico strettamente connesso ai micro-influencer a livello relazionale, quindi comunicativo. Di conseguenza risulta facilmente accessibile e convertibile.
➤ Avere una buona idea è fondamentale per una start up ma non basta. Ci vuole anche una buona capacità di affrontare le avversità. Tanto per dirne una, visto l’alto tasso di account che usufruiscono di Bot, Powerlike e gruppi di scambio like/commenti, come farà RoundAbout a riconoscere questi truffaldini e mantenere comunque una piattaforma “pulita” e di qualità?
La risposta è il machine learning presente nel nostro algoritmo. Ci sono elementi chiave che puntualmente smascherano l’uso e l’abuso dei Bot. Conosciamo le dinamiche falsate e le “insegniamo” alla macchina, provvedendo ad aggiornare costantemente la metodologia. Tuttavia, l’ultima parola nella decisione dell’influencer la lasciamo all’azienda, permettendole di scegliere i creators che più piacciono tra quelli che secondo il nostro algoritmo risultano essere i più pertinenti.
➤ Premesso che il mercato evolve molto rapidamente, quali consigli dareste ad un imprenditore per mantenere l’identità storica del suo Brand in un mercato così liquido?
L’identità di un Brand, storica o nuova, deve essere ben strutturata e composta da elementi chiave a prescindere. Solo in questo modo è pensabile affrontare le tendenze proposte dal mercato, che quindi diventano strumenti e non impedimenti. Una cosa, però, è certa: è necessario conoscere ed informarsi costantemente per poter sviluppare un percorso di questo tipo.
➤ E invece, che consiglio dareste a chi desidera iscriversi come Influencer e Micro-Influencer su RoundAbout?
Consigliamo di partecipare alla RoundAcademy! Si tratta di un corso gratuito che abbiamo creato in collaborazione con Le Strade di Torino, influencer locali già parte della nostra crew, che ha come scopo quello di fornire le basi di marketing, comunicazione e management che caratterizzano la professione di Instagram Influencer. In totale sono dieci lezioni a cadenza mensile, organizzate in location sempre diverse, e composte da una parte teorica e una pratica. Per il momento i corsi sono disponibili solo a Torino, ma prevediamo di raggiungere altre città italiane nel futuro. Dati gli argomenti del corso, non è rivolto ad un target aziendale ma ad un target di persone interessate ad intraprendere un percorso professionale in questo campo.
➤ Quanto può arrivare a guadagnare con la vostra App un micro-influencer?
Il compenso che prevediamo per ogni influencer è calcolato in base ai risultati potenzialmente raggiungibili per la specifica azienda che richiede la campagna. Ci teniamo ad abbattere la regola del compenso strettamente legato al numero di follower dell’influencer, trattandosi di una metrica da valutare solo se contestualizzata. Il guadagno medio è compreso tra i 300€ e i 500€ mensili, dipende da quante campagne l’influencer riesce a realizzare e dal compenso.
➤ Avete cominciato a lavorare sulla città di Torino, come vi ha accolti la città?
Torino è una città completamente aperta all’innovazione, dopo aver ricevuto prove concrete di successo! Quello dell’Influencer Marketing è un tema di forte tendenza e di cui si parla molto, ma sono in pochi a conoscerlo davvero. Riconoscendo l’alto potenziale di Torino in questo settore, abbiamo deciso di rimboccarci le maniche e lavorare duramente per seguire il giusto percorso, e i primi risultati stanno già arrivando.
Il Local Influencer Marketing può essere un toccasana
Auguriamo ai ragazzi di RoundAbout di raggiungere gli obiettivi prefissati in un battibaleno! Ma per farlo, avranno la necessità anche del nostro supporto: se vi fa piacere, e se siete in target, pre-iscrivetevi alla loro piattaforma come potenziali influencer per poter partecipare già ai primi progetti di Local Influencer Marketing, oppure come aziende per elaborare la vostra prima strategia di Local Influencer Marketing.
Questa nuova tipologia di marketing, se promossa adeguatamente, potrà aiutare tutti in termini di aumento di lavoro e di visibilità del prodotto/servizio/territorio.
Pensiamo ad un’attività commerciale di nicchia come una pelletteria, di Santa Croce sull’Arno o di Arzignanao (per fare due facili esempi), che riceve la visita di una decina di influencer settore fashion/moda e verticali proprio sul territorio toscano e veneto: avete idea dell’influenza – in termini di visibilità – che potrebbe ricevere quella determinata pelletteria, dagli stessi utenti influenti che abitano il medesimo territorio e molto probabilmente conosciuti in tutta Italia e nel mondo?
Ecco.
Good luck to everyone 💪🏽