Dallo scorso giugno Instagram lo aveva ufficializzato: d’ora in poi celebrities, influencer e chi più ne ha più ne metta, potranno dare evidenza a quei post per i quali sono stati pagati dai brand.
In sostanza, da quella data possiamo sapere se un post che mostra un certo marchio è spontaneo o sponsorizzato. In quest’ultimo caso, la foto sarà associata alla dicitura “Pubblicizzato da..”
Possiamo vederlo in questo contenuto dove la rivista online Freeda, molto attenta alla valorizzazione della donna e ai suoi diritti, ha pubblicato un post sponsorizzato da Mac Italia:

Questo nuovo tool è stato rilasciato ad altri utenti business lo scorso agosto, mentre il 7 novembre è divenuto disponibile a tutti gli account aziendali (quindi, a coloro che hanno accesso agli insight). Non solo, Instagram ha rivelato che inizierà a inviare una notifica a tutti i profili business che pubblicheranno contenuti di marca senza utilizzare questo strumento.
Una volta avvisati, quegli account avranno ancora una possibilità di contrassegnare come sponsorizzata quell’attività.
La nuova feature è estremamente utile e indicativa:
- è utile perché gli sponsor potranno avere accesso ai dati delle performance di quei post. Questo consentirà ai brand di aver maggior controllo sul ritorno delle azioni di marketing intraprese. Avendo maggiori dati sulle campagne di influencer marketing create, infatti, avranno anche maggiori informazioni per stabilire se quella campagna è stata vincente oppure no.
- è indicativo perché mostra un’attenzione sempre maggiore da parte di Instagram (e, dietro, del colosso Facebook) verso la trasparenza dei propri contenuti. Probabilmente sollecitati dalle ricorrenti lamentele sui post di alcuni VIP o influencer di spicco, spesso tacciati di essere pubblicità occulte.
Questa scelta aziendale di Instagram si muove in direzione di una maggiore limpidezza, del social network e dei suoi stessi abitanti, che sono sempre più giovani e in continua crescita da oltre 2 anni.