Se i miei insegnanti di italiano sapessero che sto coltivando la passione per la scrittura, probabilmente si chiederebbero se hanno sbagliato lavoro nella loro vita. O probabilmente qualcosa del genere… 🙂
Adesso è ufficiale: il (lungo) percorso per diventare un buon web writer è partito!
Oddio, non che prima non scrivessi per il web anzi, tra contenuti social, blog e siti aziendali, ormai dell’archivio se n’era creato, ma per diventare “buon” e non solo web writer, sentivo che mancava qualcosa, come una “educazione” al mio lavoro quotidiano.
Ecco che un bel giorno, come da routine, vado a leggere cos’ha pubblicato di nuovo sul suo blog l’amico Riccardo Esposito.
Tac! Qualcosa è scattato.
Probabilmente, le righe di quel particolare post, hanno ulteriormente accorciato la miccia di una bomba che era già in procinto di esplodere.
Quello che scrivevo non mi bastava più o meglio, non poteva essere definito scrivere bene. Non avevo organizzazione, le idee le prendevo al volo e molte potenziali le perdevo perché non avevo la costanza di segnarmele.
“Basta, ora facciamo sul serio! Voglio sapere tutto quello che c’è da sapere e accrescere anche questo profilo della mia figura professionale. Di cioccolatai ce ne sono già troppi in giro!”
Innanzitutto ho preso immediatamente visione dei miei limiti: aspetti tecnici e organizzazione del piano editoriale.
Con aspetti tecnici intendo le basi della scrittura, quelle basi che in un “fai da te” non te le insegna nessuno e soprattutto non le incontri per strada. Inoltre, le varie sfaccettature che la scrittura può (e deve) assumere a seconda del lavoro che mi viene proposto e che io, web writer, devo assolutamente assimilare. L’elasticità quindi, nella mia routine, gioca una parte fondamentale, sia per lo stile che per il piano editoriale.
Già, il piano editoriale. Questo mostro! E’ una di quelle cose che dicevo sempre di fare e poi rimandavo. Infatti, proprio da lì, nascevano le mie prime difficoltà.
L’organizzazione dello stesso, se voglio diventare efficace, crearmi degli obiettivi e ricevere la fiducia dei miei lettori, è imprescindibile. Non posso scrivere quello che mi pare e quando mi pare sul mio blog; figurati per un cliente! Devo dare un input ai miei utenti ma soprattutto fargli capire che quel giorno possono trovare il mio nuovo articolo e di cosa potrei parlare.
Altra caratteristica necessaria e che può aiutare il mio lavoro è il calendario, del quale ne ha parlato recentemente in questo post il buon Roberto Gerosa e di cui non mi sento di aggiungere altro, perchè ha colto i fondamentali al meglio.
[Tweet “Il rispetto dei tempi è anche un impegno, non solo un dovere.”]
Oggi, tra un corso di Riccardo e quello, a cui ho avuto il piacere di accedere, de La Stampa Academy sento che le cose stanno decisamente cambiando. Quindi…stay tuned! 😉
E voi, amici web writer, vi siete posti degli obiettivi durante questo 2014? E come ve la cavate con l’organizzazione del vostro lavoro?